Attività Motoria Adattata dopo un evento oncologico

Recupero e mantenimento di una migliore qualità di vita. L’attività motoria fa bene se fatta bene.

Il protocollo motorio


Attività Motoria Adattata dopo un evento oncologico 

Numerose ricerche scientifiche confermano i benefici dell’attività motoria dopo un percorso oncologico. Muoversi è fondamentale, ma lo è ancora di più farlo nel modo giusto, rispettando i principi fisiologici del movimento e le condizioni fisiche di ogni persona.

Perché è importante un approccio personalizzato?

Dopo un evento oncologico, il corpo può attivare meccanismi di difesa e protezione che alterano l’equilibrio psicofisico. Questo può influenzare il modo in cui ci si muove e si percepisce il proprio corpo.

Per questo motivo, non basta semplicemente “fare attività fisica”. È essenziale seguire un programma di esercizi studiato su misura, che:

  • Rispetti i tempi e le esigenze individuali.
  • Segua una sequenza precisa e mirata.
  • Ponga attenzione alla corretta esecuzione dei movimenti.

L’attività motoria adatta fa la differenza

Un percorso di attività motoria personalizzata aiuta a:

  • Migliorare la qualità della vita.
  • Ridurre il rischio di recidive.
  • Ritrovare forza, equilibrio e benessere psicofisico.

Obiettivo dell’Attività Motoria Adattata

L’Attività Motoria Adattata è un percorso personalizzato pensato per migliorare la funzionalità del movimento in modo sicuro ed efficace, anche dopo un evento oncologico.

L’obiettivo principale è aiutarti a recuperare o migliorare la capacità di movimento, ridotta o compromessa a causa della malattia o dei trattamenti oncologici. Questo percorso mira a potenziare la qualità della vita, favorendo benessere fisico e psicologico attraverso esercizi mirati e sicuri.

Le Fasi del Protocollo Motorio

Il Protocollo Motorio Adattato è strutturato in 6 fasi progressive. Non esiste un numero fisso di sedute: ogni percorso viene personalizzato in base alle tue esigenze e ai tuoi tempi di recupero.

Insieme definiamo la strategia migliore per raggiungere i tuoi obiettivi, seguendo un metodo che garantisce:

  • Sicurezza durante ogni esercizio.
  • Progressione graduale delle attività.
  • Personalizzazione del programma in base alla tua condizione fisica e alle tue capacità motorie.

Perché scegliere l’Attività Motoria Adattata?

  • Favorisce il recupero funzionale dopo un evento oncologico.
  • Migliora la qualità della vita e il benessere generale.
  • Aiuta a ritrovare fiducia nel movimento e nelle proprie capacità

  • 1. Percezione corporea
  • 2. Individuare il deficit motorio
  • 3. Correzione degli scompensi motori
1. Percezione corporea

“Il tuo schema corporeo è cambiato?”

Lo schema corporeo è la percezione del nostro corpo in relazione a ciò che ci circonda.

Questo schema si può alterare dopo un trattamento oncologico (chirurgia, radioterapia, terapie farmacologiche, ecc.).

2. Individuare il deficit motorio

“C’è una parte del tuo corpo che non funziona come prima?”

A seguito di una patologia il nostro corpo può mettere in atto una serie di adattamenti o compensi (spesso inconsapevoli ed involontari) che possono avere come conseguenza la perdita o la diminuzione di alcune funzioni motorie.

E’ possibile individuare e percepire queste difficoltà durante la vita quotidiana, per esempio nel sollevare pesi (anche leggeri) o fare semplicemente lavori in casa. Spesso risulta difficile muovere in modo naturale una o più parti del corpo.

In questi casi diventa fondamentale far “collaborare” l’intero corpo per recuperare una disfunzione localizzata in una singola parte.

3. Correzione degli scompensi motori

“C’è una parte del tuo corpo che lavora troppo o troppo poco?”

Quando una parte del corpo è compromessa a causa per esempio del dolore o di una cicatrice,  è possibile che si creino degli scompensi motori. Una parte del nostro corpo lavorerà di più creando involontariamente un sovraccarico che può sfociare in dolore cronico e duraturo.

Percepire il cambiamento dello schema corporeo ed individuare le difficoltà del movimento sono alla base di un percorso di rieducazione motoria. 

  • 4. Riadattamento alla nuova condizione fisica
  • 5. Autonomia
  • 6. Stabilizzazione dei nuovi schemi motori
4. Riadattamento alla nuova condizione fisica

“Ho ritrovato una nuova e corretta strategia di movimento?”

Riconoscendo il proprio deficit ed i compensi che si sono creati a livello motorio, la persona è in grado, sotto la supervisione del chinesiologo, di rieducare il proprio corpo al movimento. Ristabilendo il giusto equilibrio muscolare diminuiranno i dolori cronici.

5. Autonomia

“Riesci ad eseguire i movimenti e gli esercizi in modo corretto?”

Essere autonomi nello svolgimento degli esercizi significa riconoscere gli errori individuali di movimento e percepire la la differenza tra un esercizio eseguito in modo giusto ed un esercizio eseguito male.

Bisogna trovare il giusto equilibrio tra qualità di esecuzione e capacità individuali.

6. Stabilizzazione dei nuovi schemi motori

“Hai raggiunto il tuo obiettivo?”

La rieducazione motoria dopo un evento oncologico ha come obiettivo quello di migliorare, in modo progressivo, la tua condizione fisica e psicologia. Si diventa più consapevoli del proprio corpo e si migliora la qualità della vita.

“L’efficacia e l’autonomia nel movimento ti aiuterà a migliorare il tuo stile di vita”


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Benessere, Qualità.
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Professione esercitata ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 (G.U n.22 del 61-1-2013)